Come scegliere il giusto nastro adesivo
TERMINOLOGIA
Nastro:
- autoadesivo: è un prodotto finito costituito da un supporto non adesivo da un lato e da un adesivo sensibile alla pressione (Pressure Sensitive Adhesive) dall'altro. Tale adesivo è efficace a temperatura ambiente e non necessita di alcuna attivazione (acqua, temperatura, etc). Il nastro autoadesivo si applica direttamente sulle superfici interessate producendo una semplice pressione. In alcuni casi l'adesivo può essere successivamente reticolato scaldandolo dopo l'applicazione;
- monoadesivo: l'adesivo è applicato su una sola parte del supporto;
- biadesivo: è un nastro autoadesivo dove l'adesivo è presente su entrambi i lati del supporto. Anch'esso si applica con una semplice pressione grazie alle caratteristiche della massa adesiva (P.S.A.).;
Principali tipi di supporti:
- film plastici: polipropilene biorientato (BOPP), polivinilcloruro (PVC), poliestere (PET), polipropilene Mono-orientato (MOPP), polietilene (es. bassa densità: LDPE; alta densità: HDPE);
- carte: crespate, lisce, kraft;
N.B.: oltre ai supporti sopra elencati, vengono impiegati altri supporti che utilizzano tessuti di varia natura, schiume, ecc. Spesso vengono anche utilizzate combinazioni di diversi materiali e aggiunti elementi di rinforzo come filati di vetro, nylon, etc.
Principali tipi di adesivo:
- gomma naturale: è una miscela di gomma naturale (caucciù), resine idrocarburiche e naturali, più additivi vari, disciolta in solventi idrocarburici;
- hot melt: è una miscela di gomme sintetiche, resine idrocarboniche e naturali e additivi vari, ottenuta a caldo e raffreddata dopo l'applicazione ("spalmatura") sul supporto;
- emulsioni/dispersioni acquose: sono a base di polimeri, di solito acrilici, dispersi in acqua, con l'aggiunta di additivi;
- acrilici a solvente: sono a base di polimeri acrilici disciolti in solventi;
N.B.: gli additivi usati sono principalmente pigmenti, stabilizzanti ed inerti. Esistono, in ogni modo, altre serie di adesivi che, utilizzando i vari componenti indicati in precedenza o polimeri di altra tipologia, possono essere applicati con metodologie e solventi diversi. Questi sono principalmente utilizzati in nastri autoadesivi destinati ad applicazioni specifiche.
Principali elementi costituenti un nastro adesivo:
- 1. Primer: uno strato di additivo spalmato tra il supporto e l'adesivo che ha la funzione di legante tra di essi;
- 2. Release: uno strato di materiale antiadesivo applicato sul dorso del supporto per permettere/facilitare lo srotolamento del nastro;
- 3. Liner: materiale rimovibile che protegge il supporto adesivizzato e che viene rimosso prima del1l'applicazione. è usato particolarmente nei nastri biadesivi. Di solito è composto da carta o film plastico trattati con agenti distaccanti;
- 4. Manicotto (anello, anima o mandrino): il cilindro interno di cartone o plastica su cui è avvolto il nastro. Le misure sono espresse solitamente in pollici;
Principali caratteristiche tecniche di un nastro autoadesivo:
Ci sono molte definizioni attinenti le caratteristiche tecniche di un nastro autoadesivo, sia di tipo chimico-fisico che meccanico. Qui di seguito sono riportate solo le principali e quelle che, in ogni caso, definiscono le proprietà fondamentali. Per le altre caratteristiche, tipiche soprattutto dei nastri per speciali applicazioni, è opportuno rivolgersi direttamente al produttore del nastro.
- Carico rottura: data una specifica larghezza del nastro e stabilite le condizioni test, è la forza richiesta necessaria per portare il nastro a rottura. è espressa in Newton (N) per unità di larghezza;
- Allungamento: quanto il nastro si allunga prima della rottura in condizioni stabilite. è espresso in % sulla lunghezza originale;
- Spessore: la distanza perpendicolare tra due opposte facce di un nastro o supporto. è espressa in micron (µm) o millimetri;
- Grammatura: il peso, espresso per unità di superficie di un nastro ("g/mq"), di un supporto, di un adesivo, etc.;
- Adesione: è lo stato in cui due superfici sono tenute insieme da forze interfacciali. Nei nastri autoadesivi tale caratteristica può essere suddivisa e specificata in diversi modi:
- "PEEL 180°" (o "adesività su... "): forza richiesta per tirare con un angolo di 180° una striscia di nastro opportunamente applicata su una superficie;
- ADESIVITÀ SUL PROPRIO DORSO (o "adesività su supporto"): forza richiesta per tirare con un angolo di 180° una striscia di nastro opportunamente applicata sul proprio dorso;
- "SHEAR" o "HOLDING POWER": capacità del nastro adesivo di resistere ad una forza parallela alla superficie di applicazione;
- APPICCICOSITÀ "TACK": adesività istantanea superficiale; può essere determinata in modi diversi (rolling wheel, RBT, loop tack, quick stick, ecc.);
Difetti estetici di un nastro:
(tali difetti quasi sempre non pregiudicano la qualità del nastro, ma potrebbero creare problemi nell'applicazione)
- Buchi d'ago: piccolo difetto di un nastro tale da far passare luce attraverso di esso;
- Effetto telescopico: modificazione di un nastro che da forma cilindrica assume quella conica;
- Sporgenza manicotto: sporgenza del nastro avvolto al di fuori del manicotto;
- Occhi di pesce: piccola deformazione dell'adesivo causata dalla presenza di aria tra le spire del nastro;
- Deformazioni varie: deformazione fisica per cui un rotolo non si presenta più in forma circolare, ma può presentare gobbe, fessurazioni, etc.;
CRITERI DI SCELTA DEL NASTRO
Per scegliere il nastro più idoneo all'uso previsto è necessario determinare alcuni parametri prima di procedere all'applicazione:
Natura del nastro
I nastri adesivi vengono utilizzati in svariati settori e per svariate applicazioni. Ogni prodotto è stato progettato per soddisfare specifiche applicazioni; ciò nonostante, per sua natura, si presta ad essere utilizzato per altri impieghi.
Compatibilità delle superfici
è necessario conoscere la natura delle superfici per stabilire la compatibilità del tipo di nastro e della sua massa adesiva con la superficie su cui viene applicata. In caso di applicazioni diverse da quelle prescritte, l'utilizzatore è tenuto a rivolgersi al produttore del nastro per accertare che l'utilizzo ipotizzato sia compatibile con le caratteristiche prestazionali del prodotto. Il consumatore, sempre in caso di usi diversi da quelli indicati dal costruttore, può effettuare le prove tecniche che ritiene più opportune e, a sua responsabilità, accertare così l'idoneità all'uso.
Ambiente
è necessario conoscere il luogo dove avverrà l'uso e la conservazione dei materiali adesivizzati ponendo un'attenzione particolare alla temperatura, agli sbalzi termici, al grado idrometrico e all'eventuale esposizione agli agenti atmosferici. Condizioni ambientali come l'esposizione alla luce, all'ozono e all'acqua di mare possono provocare un degrado accelerato dei prodotti.
Sollecitazioni meccaniche
è sempre necessario analizzare quali siano le sollecitazioni meccaniche a cui verrà sottoposto il nastro autoadesivo una volta posto in esercizio. Ciò allo scopo di scegliere il prodotto più appropriato.
Regolamentazioni tecniche
Prima dell'applicazione è necessario accertare l'esistenza di eventuali normative tecniche che dovranno essere soddisfatte. Ad esempio, la presenza di marchi di qualità come IMQ, VDE, etc., garantisce che i prodotti destinati ad essere impiegati in campo elettrico sono stati realizzati nel rispetto delle norme di prodotto specifiche e sono stati quindi sottoposti a controlli, sia in fase di produzione, sia sul mercato, da parte di un qualificato Istituto di Certificazione.
Rimozione del nastro
Se le istruzioni fornite dal costruttore prevedono un determinato periodo entro il quale il prodotto dovrà essere rimosso, le stesse dovranno essere rispettate dall'utilizzatore. Qualora si intenda superare tale periodo, l'utilizzatore è tenuto ad accertare tale possibilità consultando il costruttore del nastro o ad effettuare prove tecniche e, a sua responsabilità, assumere le decisioni che riterrà più opportune.
PRESCRIZIONI PER UNA CORRETTA CONSERVAZIONE
I nastri autoadesivi sono soggetti a modifiche nel tempo delle proprie caratteristiche estetiche, fisiche e prestazionali. Tali variazioni, che avvengono anche per invecchiamento naturale, possono essere accelerate da specifici fattori contingenti o da una combinazione degli stessi. Nei paragrafi successivi sono descritte alcune precauzioni da adottare per preservare al meglio e nel tempo l'integrità degli articoli o, come minimo, per mantenere entro limiti di accettabilità il deterioramento cui sono soggetti.
Modalità di conservazione: durata e condizioni ambientali
Le caratteristiche funzionali dei nastri autoadesivi vengono mantenute per un periodo di tempo che generalmente non è inferiore a 12 mesi, salvo prescrizioni specifiche previste dal produttore.
In tale periodo, è opportuno che la temperatura di stoccaggio sia compresa tra i 15 e i 25 gradi centigradi, con umidità relativa preferibilmente non superiore al 65%. è inoltre opportuno evitare l'esposizione diretta a fonti di calore e di luce.
I prodotti, eventualmente stoccati a temperature inferiori a quanto sopra indicato, prima del l'utilizzo devono essere ricondizionati, ovverosia portati alle temperature prima evidenziate, per il tempo necessario affinché lo siano omogeneamente. Sono da evitare condizioni ambientali estreme: variazioni termiche repentine, temperature molto elevate o ridotte, umidità eccessive, ecc.
Funzionalità degli imballi
Ai fini di una migliore conservazione dei nastri, è opportuno che essi siano mantenuti all'interno degli imballi originali: in questo modo si può evitare l'esposizione diretta alla luce solare o a fonti luminose, che agiscono negativamente sulle caratteristiche estetiche e prestazionali.
è altresì opportuno che i nastri non vengano conservati a diretto contatto con il suolo utilizzando allo scopo strutture quali scaffalature o gli stessi bancali utilizzati per la movimentazione. Il mantenimento della conformità dell'imballo esterno è certamente un buon indice di corretta conservazione anche del nastro contenuto.
Nello stoccaggio, sarebbe meglio non sovrapporre le confezioni in numero eccessivo poiché il peso può determinare deformazioni permanenti non solo sull'imballaggio esterno, ma anche sui prodotti in esso contenuti.
Preservazione da agenti esterni
I nastri autoadesivi devono essere preservati contro eventuali danneggiamenti generati da agenti esterni quali ad esempio insetti, roditori, etc. Il mantenimento delle confezioni originali può essere efficace per ridurre tali rischi.
NORME E MODALITÀ D'USO
Dopo aver scelto il nastro adatto alle caratteristiche applicative richieste (tipo di superficie, applicazione temporanea o permanente, etc.), è necessario attenersi alle seguenti indicazioni:
Dispensers
Per applicazioni non automatiche è necessario ricorrere a dispensatori "manuali" (hand dispensers) che distribuiscano il nastro adesivo evitando il più possibile contatti accidentali delle dita o altre parti del corpo con la massa adesiva. Infatti il contatto con la pelle può pregiudicare o addirittura azzerare le caratteristiche prestazionali del prodotto.
Poiché le prestazioni del nastro autoadesivo dipendono anche dalla corretta pressione con cui viene applicato, si consiglia di utilizzare dispensatori idonei ad applicare il nastro con la pressione adeguata. Nel caso in cui si utilizzino nastri plastici (specialmente polipropilene) con dispensatori da banco, è necessario dotarli di messa a terra per evitare scariche di corrente elettrostatica al momento dello svolgimento del nastro.
Tagli
Usare dispenser con lame adatte a tagliare correttamente il nastro autoadesivo onde evitare sfilacciature e tagli non omogenei.
Temperatura
I nastri autoadesivi devono essere utilizzati entro i limiti specificati nelle "Modalità di conservazione". Per una applicazione ottimale, soprattutto con dispensatori automatici, anche le superfici o gli oggetti su cui viene applicato il nastro devono essere quanto più possibile coerenti con i limiti fissati nelle "Modalità di conservazione".
Ambiente
I nastri autoadesivi devono essere utilizzati nelle condizioni ambientali previste nei "Criteri di scelta".
Trazione
Onde evitare scollamenti e imprecisioni dovute ad allungamento elastico del nastro adesivo, è necessario ridurre al minimo le tensioni (e quindi gli allungamenti) in fase di applicazione. Si raccomanda di settare (regolare) opportunamente gli applicatori.
NORME TECNICHE
Le prime norme tecniche per i nastri autoadesivi sono state studiate alla fine degli anni '70 dall'AFERA - Associazione Europea dei Fabbricanti di Nastri Autoadesivi. Tali norme sono state periodicamente aggiornate ed alcune di esse, dopo un lungo lavoro preparatorio, sono state adottate come norme EN (Norme Europee) già a partire dalla fine degli anni '90. AFERA collabora da anni anche con gli Enti tecnici di riferimento americani - Pressure Sensitive Tape Council (PSTC) e American Society for Testing and Materials (ASTM) con l'intento di arrivare nei prossimi anni alla definizione di comuni norme di standardizzazione - International Standardization Organization (ISO).
Di seguito sono riportate alcune norme per valutare le caratteristiche più diffuse e comuni dei nastri autoadesivi. Per ulteriori approfondimenti, possono essere contattati AFERA (www.afera.com), la Federazione Gomma Plastica (www.federazionegommaplastica.it) o i singoli produttori di nastri autoadesivi.
- Adesività (Peel adhesion): AFERA 5001, EN 1939:2003, PSTC 101, ASTM D-3330M-02;
- Carico di rottura e allungamento: AFERA 5001, EN 1939:2003, PSTC 101, ASTM D-3330M-02;
- Spessore: AFERA 5006, EN 1943:2003, PSTC 133, ASTM D-3652M-02;
N.B.: le norme tecniche sopra riportate definiscono solamente i metodi di analisi, ovverosia sono dei metodi di prova utili per determinare un valore, ma non stabiliscono né limiti né ranges di detti valori, né possono essere utilizzati per determinare il funzionamento dei nastri stessi.
Tali norme tecniche sono altamente complesse nella preparazione dei campioni, nell'effettuazione delle misure e nella loro riproducibilità. Per la realizzazione delle prove e l'ottenimento della misura, il campione viene distrutto. Pertanto, tenuto conto delle anzidette premesse, i valori riportati non possono essere considerati tali in valore assoluto.
Studi comparati effettuati da una pluralità di laboratori certificati, hanno fatto rilevare variazioni sensibili dei valori anche se effettuati con la stessa metodologia di prova e da personale qualificato. Per tali ragioni, molti produttori preferiscono adottare metodologie interne. Per tutte le considerazioni di cui sopra, si consiglia di valutare con attenzione e con ogni singolo produttore, i valori tecnici dei vari nastri autoadesivi.
TOLLERANZE NELLE MISURE
Le principali misure dei nastri sono riferite alla larghezza e alla lunghezza. Esse sono strettamente legate alle caratteristiche tecniche dei macchinari in possesso del costruttore.
In linea di massima, si può affermare che la tolleranza sulla:
larghezza del nastro può essere pari a ± 0,8 mm;
lunghezza del nastro può essere solo superiore o uguale a quella concordata;